La spregiudicatezza del secondo mandato di Donald Trump non ha disunito i partiti di estrema destra europei, al contrario ne stanno subendo un certo fascino. La guerra commerciale scatenata dal tycoon ai danni dell’Europa non li ha minimamente disuniti, la sua brutalità è giudicata come un segno di forza: l’estrema destra europea reputa Donald Trump un modello politico da seguire. “Il presidente Donald Trump sta facendo esattamente ciò che ha promesso: combattere per un accordo migliore per l’America. Una volta che la situazione si sarà calmata, la guerra commerciale lascerà spazio alla pace commerciale. I dazi aumentano, i dazi diminuiscono. È così che funzionano i negoziati” sono le dichiarazioni di Viktor Orban, uno dei più grandi ammiratori europei e del suo “metodo”. Ma per quanto possa esserne affascinato, Orban non può trovare di certo entusiasmanti i dazi applicati a blocco su tutto il continente europeo. Il primo cittadino ungherese, infatti, si augura dei negoziati differenziati, per ottenere condizioni vantaggiose per il suo paese.
“Donald Trump non è pazzo. Chi lo pensa non ha capito nulla. Donald Trump ha degli obiettivi. Cerca, con il suo metodo, che è quello della brutalità, di migliorare la bilancia commerciale degli Stati Uniti e di spingere gli altri paesi a venire a negoziare” ha detto la francese Marine Le Pen. La leader del Rassemblement National, il movimento di estrema destra francese, è stata dichiarata ineleggibile per le presidenziali del 2027, dopo essere stata riconosciuta colpevole per appropriazione indebita di oltre 4 milioni di euro, somma di denaro che è stata versata al Parlamento europeo per gli assistenti parlamentari degli eletti europei del suo partito, utilizzati poi per retribuire funzionari e personalità vicine a lei. Trump non ci ha pensato due volte a prendere le sue difese: “Non conosco Marine Le Pen, ma apprezzo il suo duro lavoro da tanti anni. Ha subito delle sconfitte, ma ha perseverato, e ora, proprio prima di quella che sarebbe una grande vittoria, la bloccano con un’accusa minore di cui probabilmente non sapeva nulla. Sembra un errore contabile”, l’inquilino della Casa Bianca minimizza l’accaduto, bollando i fatti come un complotto per estromettere la candidata del primo partito in Francia nei sondaggi.
I più importanti leader di estrema destra europea apprezzano Donald Trump – Marine Le Pen in Francia, Alice Wiedel in Germania, Viktor Orban in Ungheria – mostrando un’ammirazione. Tuttavia, non c’è unanimità assoluta nel sovranismo europeo, con qualche esponente di rilievo in forte imbarazzo: si può prendere l’esempio di Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National e del gruppo dei Patrioti per l’Europa al Parlamento europeo, che ha voluto prendere le distanze dalla politica trumpiana. Bardella era stato invitato alla Conferenza di azione politica conservatrice (CPAC), un appuntamento molto importante delle destre conservatrici mondiali, ma ha annullato il suo intervento dopo il saluto nazista fatto da Steve Bannon, la mente del movimento MAGA, ex consigliere di Trump: “A questa tribuna, mentre non ero presente in sala, uno degli intervenuti si è permesso, per provocazione, un gesto che richiamava l’ideologia nazista. Di conseguenza, ho preso la decisione immediata di annullare il mio intervento”, ha detto Bardella in un comunicato. La replica di Bannon è stata a dir poco dura: “Se Jordan Bardella ha annullato a causa di quello che dice la stampa mainstream del mio discorso, è un ragazzino. Se è così preoccupato e se la fa sotto come un ragazzino, allora è indegno e non dirigerà mai la Francia […] Solo uomini o donne con polso possono dirigere la Francia“.
Da almeno dieci anni Trump si è impegnato a seminare i propri cavalli di Troia all’interno dell’Europa, promettendo a loro pieno sostegno politico in cambio di un appoggio incondizionato. La brama di potere dell’estrema destra europea non conosce limiti se si considera l’indifferenza (per alcuni addirittura sostegno) dimostrata verso Trump nella conduzione della guerra commerciale ai danni dell’Europa. Se Bruxelles considera Trump la reale minaccia che l’Europa deve affrontare sbaglia, o quanto meno si dimostra di corte vedute, visto che i nemici sono anche interni.