sabato, 23 Settembre 2023

Usare la tecnologia digitale per colmare l’Opportunity gap

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La tecnologia digitale non è stata sviluppata con la finalità di affrontare la disuguaglianza, ed esiste persino il rischio che essa possa aggravare le disparità economiche e sociali già esistenti. Ma, come il caso della Cina dimostra, alcune nuove piattaforme offrono molti metodi per ridurre l’Opportunity Gap.

 

New York – Nonostante molte società aspirino a offrire uguali opportunità per tutti, questo è più facile a dirsi che a farsi. Persone nate in differenti condizioni economiche e sociali partono da differenti livelli in ambito educazionale e finanziario. Questo spesso conduce a differenti carriere e differenti opportunità.

Prendiamo in considerazione 4 esempi: il primo riguarda la promozione di micro e piccole imprese tramite l’e-commerce. La piattaforma cinese Taobao.com, che è parte dell’Alibaba group, è il più grande mercato online delle economie emergenti. Questa app permette ai coltivatori di tè, ai produttori di mobili e di valigie, e ad altri piccoli produttori e mercanti, persino a quelli provenienti da piccoli villaggi, di raggiungere i propri clienti situati a Shangai o Beijing (e persino quelli oltre oceano) in maniera facile ed economica. Prima, questi imprenditori non erano in grado di vendere direttamente volumi sufficientemente grandi a causa degli elevati oneri intermedi. Ma nell’era dell’e-commerce, tutto questo è possibile.

Nonostante le piattaforme e-commerce possano rappresentare un beneficio ovunque, esse promuovono in maniera del tutto non proporzionale soltanto piccole imprese in aree remote e rurali, e quindi aiutano a pareggiare le opportunità. Inoltre, come puntualizza il Report della Banca Mondiale dal titolo Lo sviluppo dell’e-commerce: esperienze dalla Cina, queste piattaforme promuovono anche l’uguaglianza di genere. Mentre la vasta maggioranza di imprenditori offline sono uomini, la loro controparte online presenta la stessa presenza femminile rispetto a quella maschile.

Il secondo esempio è fintech, che può aiutare a soddisfare le esigenze di finanziamenti per micro e piccole imprese. Ant Financial, che è in parte gestita da Alibaba Group, genera punteggi di credito utilizzando i cash flow data, le recensioni dei clienti online, e altri indicatori digitali. Successivamente utilizza questi punteggi di credito per generare prestiti non collaterali rivolti alle micro e piccole imprese in Cina, che in passato non potevano ottenere un prestito bancario tradizionale.

Alcune ricerche effettuate da Harald Hau, Yi Huang, Hongzshe San, e Zixia Sheng dimostrano come i micro-imprenditori che hanno ricevuto un prestito da Ant Financial abbiano beneficiato di crescite più veloci nelle vendite e in altri indicatori di Business rispetto a coloro che non hanno ricevuto questo credito. Per garantire che i risultati non riflettessero soltanto il fatto che le imprese che ricevono un prestito erano già più grandi e migliori delle altre, i ricercatori le hanno confrontate con quelle società i cui punteggi di credito erano appena al di sopra della soglia per un prestito con le società che erano appena al di sotto di esso.

Questi due gruppi di imprese erano essenzialmente gli stessi prima che Ant Financial stabilisse il suo programma di prestiti. Ma le imprese che hanno ricevuto un prestito chirografario sono cresciute in modo molto più solido di quelle che non lo hanno ricevuto. Ciò suggerisce che un piccolo prestito fintech può fare una grande differenza per molti microimprenditori.

Come terzo esempio, la tecnologia digitale mantiene la promessa di ridurre lo squilibrio nelle risorse destinate all’educazione tra le aree povere e quelle ricche. Molte scuole situate in aree rurali non possono permettersi di assumere insegnanti di qualità, o di assicurare efficaci corsi di aggiornamento per gli insegnanti che già hanno. Il risultato è che gli studenti provenienti dalle aree rurali tendono a rendere meno di quelli provenienti dalle aree ricche.

Youchange Foundation, un organizzazione no-profit fondata e gestita da Tang Min, un funzionario in pensione della Banca asiatica di sviluppo, ha deciso di cambiare questo trend. Tang ha convinto le principali scuole elementari e medie di Pechino e di altre grandi città cinesi a installare telecamere nelle loro classi consentendo alle scuole delle aree rurali povere e lontane di assistere alle loro lezioni tramite collegamenti video online.

Tang ha invitato le scuole nelle aree rurali a provare due modelli. Nel primo, gli insegnanti di queste scuole osservano come certe lezioni (in matematica, per esempio) sono tenute nelle migliori scuole nazionali e che tipo di esercitazioni progettano e gestiscono gli insegnanti. Quindi adattano e applicano questi suggerimenti alle loro classi rurali il giorno successivo. Nel secondo modello, gli studenti delle scuole nelle aree rurali possono guardare le lezioni tenute nelle grandi città in tempo reale e i loro insegnanti fungono, quindi, da tutor per fornire un ulteriore aiuto.
In entrambi i casi, gli studenti delle aree rurali sembrano imparare meglio e godersi di più la scuola. Il programma di insegnamento YouChange ha quindi contribuito a ridurre il divario educativo tra alcune delle regioni rurali povere della Cina e le aree urbane molto più ricche.

Infine, le nuove tecnologie possono migliorare i diritti dei piccoli azionisti delle società quotate. Nel 2014 le autorità cinesi hanno introdotto una politica che impone a tutte le società quotate di consentire la partecipazione e il voto online nelle loro assemblee generali degli azionisti. In precedenza, solo i grandi azionisti avevano partecipato a questi incontri.
La ricerca di Huasheng Gao e dei suoi colleghi della Fanhai International School of Finance di Fudan Unviersity suggerisce che l’online ha aumentato la partecipazione dei piccoli azionisti a tali incontri, rendendo meno probabile l’adozione di proposte da parte della direzione aziendale o di grandi azionisti che potrebbero danneggiare gli interessi dei piccoli investitori. La tecnologia digitale ha così democratizzato efficacemente il governo societario livellando le condizioni di concorrenza per i piccoli azionisti.
In queste e in altre aree, la tecnologia digitale presenta nuove interessanti opportunità. Ma anche le politiche pubbliche devono svolgere un ruolo importante. La tecnologia digitale può promuovere l’inclusione economica solo se i governi assicurano che praticamente tutti abbiano accesso alle infrastrutture digitali. Dovrebbero prendere in considerazione l’introduzione di incentivi fiscali per le iniziative digitali che riducono in modo dimostrabile il gap di opportunità. La classe dirigente politica dovrebbe anche garantire che siano messe in atto e applicate le leggi giuste, affinché lo spazio digitale rimanga aperto, competitivo e conveniente.
La disuguaglianza è una delle questioni più urgenti del nostro tempo. Politica pubblica e tecnologia digitale possono completarsi a vicenda per costruire una società più inclusiva, sia in Cina che altrove.

 

Traduzione di Rosa Berlingieri

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