lunedì, 25 Settembre 2023

Trick or SPID, chiamatela identità digitale

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40 milioni di italiani utilizzano lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), indispensabile per moltissime operazioni. A fine aprile scadranno i contratti con i gestori dell’identità digitale, e si discute sulla possibilità di rinnovo o cambiare sistema. Ma cosa significa esattamente “identità digitale” e come funziona?

L’identità digitale è un insieme di informazioni personali, come nome, cognome, data di nascita, codice fiscale e indirizzo, che permettono di identificare un individuo in modo univoco nell’ambiente digitale. Questo la rende fondamentale per accedere ai servizi online, come acquisti e pagamenti elettronici, interazioni con la Pubblica Amministrazione, e molte altre attività. Per garantire la sicurezza delle transazioni online, è necessario che l’identità digitale sia autenticata in modo sicuro. A tal fine, sono stati sviluppati diversi sistemi di autenticazione, come appunto lo SPID in Italia, che permette di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e di molte altre realtà private, semplificando la gestione delle identità digitali e riducendo i rischi di smarrimento delle password.

Per cosa si può usare l’identità digitale?

L’identità digitale rappresenta uno strumento fondamentale per la vita quotidiana, in quanto offre numerosi vantaggi e utilizzi. Innanzitutto, l’identità digitale semplifica la gestione delle credenziali di accesso ai servizi online, garantendo rapidità e semplicità senza dover ricordare numerose credenziali di accesso. Inoltre, grazie all’utilizzo di protocolli avanzati di crittografia e autenticazione, offre un elevato livello di sicurezza, garantendo la protezione dei dati personali dell’utente. Ciò significa che l’identità digitale può essere utilizzata per accedere a servizi online che richiedono un alto livello di sicurezza, come servizi finanziari o sanitari. Infine, offre anche una maggiore privacy, permettendo di gestire in modo selettivo le proprie informazioni personali.

Grazie alla sua flessibilità, gli utenti possono accedere a servizi online di vario genere, come social network, servizi finanziari, servizi sanitari, e-commerce e molto altro ancora. Inoltre, l’utilizzo dell’identità digitale può semplificare l’accesso a servizi pubblici, come i servizi dell’amministrazione pubblica o le pratiche amministrative, riducendo la necessità di recarsi fisicamente presso gli uffici pubblici.

In Italia lo SPID, e nel resto del mondo?

Molti paesi del mondo hanno implementato o stanno implementando sistemi di identità digitale per migliorare l’efficienza delle transazioni online e la sicurezza dei dati personali.

L’Estonia, ad esempio, è uno dei paesi più avanzati in termini di identità digitale. Nel 2002 ha introdotto la carta d’identità digitale, che consente ai cittadini di accedere ai servizi pubblici online e di firmare documenti digitali in modo sicuro. La carta d’identità digitale ha sostituito la carta d’identità cartacea e ha reso possibile una vasta gamma di servizi digitali. L’India ha lanciato il suo programma di identità digitale chiamato Aadhaar nel 2009. Aadhaar è una carta d’identità biometrica che utilizza l’impronta digitale e la scansione dell’iride per identificare i cittadini indiani. Aadhaar è stato creato per migliorare l’efficienza delle transazioni governative e private e ha reso più facile l’accesso ai servizi pubblici.

Singapore ha implementato il sistema SingPass nel 2003. SingPass è una carta d’identità digitale che consente ai cittadini di accedere a servizi pubblici online in modo sicuro e semplice. SingPass utilizza un sistema di autenticazione a due fattori per garantire la sicurezza dei dati personali.

BankID, in Svezia, c’è dal 2003. BankID consente ai cittadini svedesi di accedere ai servizi pubblici online e di firmare documenti digitali in modo sicuro. BankID utilizza l’identificazione basata sulle banche per autenticare gli utenti.

Articolo a cura di Igor Malto

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