Dopo giorni di attesa, la nuova Strategia energetica nazionale (SEN) entra in consultazione pubblica fino al prossimo 12 luglio. In questo mese, attraverso la piattaforma online, sarà possibile inviare commenti, segnalazioni e proposte che saranno valutate per predisporre il documento finale.
La proposta, elaborata dai ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, individua come temi chiave l’aumento della competitività del Paese, allineando i prezzi energetici a quelli europei, il miglioramento della sicurezza dell’approvvigionamento e della fornitura, nonché la decarbonizzazione del sistema energetico in linea con gli obiettivi di lungo termine dell’accordo di Parigi.
In una nota congiunta, i ministri Carlo Calenda e Gian Luca Galletti hanno sottolineato che l’attuale “sistema energetico è basato principalmente su gas e rinnovabili, con il petrolio ancora indispensabile essenzialmente per i trasporti: un assetto verso il quale solo adesso sembrano iniziare a tendere anche altri Paesi europei impegnati nella riduzione del ruolo del carbone e del nucleare, che favorirà la convergenza dei prezzi”.
I rappresentanti dei dicasteri hanno indicato questa fase come un punto di svolta, per i progressi tecnologici compiuti sulle fonti rinnovabili, sui mezzi di trasporto, sui sistemi di accumulo, sull’efficienza energetica, sulle tecnologia della comunicazione, che potrebbero risolvere il conflitto tra prezzi concorrenziali dell’energia e il sostegno alla decarbonizzazione. Questi obiettivi sono in continuità con quelli fissati a livello globale nell’Agenda 2030, declinati nel nostro Paese dalla Strategia Nazionale per lo sviluppo sostenibile in corso di approvazione. “La Strategia Energetica rappresenta un tassello importante per l’attuazione della più ampia Strategia Nazionale per lo sviluppo sostenibile, contribuendo in particolare all’obiettivo della decarbonizzazione dell’economia e alla lotta ai cambiamenti climatici”, hanno sostenuto i rappresentanti del dicastero.
A supporto delle valutazioni ci sono le analisi di scenario eseguite per predisporre la proposta, in cui si evidenzia che l’Italia rispetterebbe gli impegni europei al 2030 con una quota di rinnovabili del 24%; tuttavia l’obiettivo minimo italiano è di arrivare al 27%, che significa per il settore elettrico la copertura di almeno la metà del consumo con fonti rinnovabili. Quanto al gas, questo svolgerà un ruolo essenziale per la transizione, nella generazione elettrica, nella fornitura di servizi al mercato elettrico e negli altri usi, tra cui il GNL nei trasporti pesanti e marittimi.
I ministri hanno assicurato che intendono utilizzare ogni leva possibile per perseguire il triplice obiettivo competività-decarbonizzazione-sicurezza e che sarà essenziale il ruolo dell’efficienza energetica, in grado di cogliere contemporaneamente i tre obiettivi e di contenere la spesa energetica di famiglie e imprese. Parallelamente sarà centrale anche rafforzare il percorso di innovazione e migliorare la governance del settore.