Il mantra della maggioranza è il presidenzialismo. Ma che cos’è realmente? Si tratta di un sistema di governo in cui il potere esecutivo è affidato a un Presidente eletto direttamente dal popolo, per un determinato periodo di tempo. Il Presidente ha il potere di nominare il gabinetto, firmare o mettere un veto alle leggi proposte dal legislativo e rappresentare il paese all’interno e all’estero. Questa forma di governo è diversa da altri come la monarchia costituzionale e la repubblica parlamentare, in cui il potere esecutivo è esercitato da una figura designata o da un gruppo di figure designate.
Repubblica presidenziale, monarchia costituzionale…
Presidenzialismo e monarchia costituzionale hanno delle somiglianze ma anche delle differenze sostanziali. La monarchia costituzionale è un sistema di governo in cui un re o una regina esercita il potere esecutivo con l’appoggio di un governo formato da un primo ministro e un consiglio di ministri. Il re o la regina hanno un ruolo rappresentativo, ma il potere esecutivo è esercitato dal Governo. Questo sistema di governo è presente in molti paesi europei, come il Regno Unito, il Belgio e la Danimarca.
In sintesi, la principale differenza fra le due forme è il modo in cui viene esercitato il potere esecutivo. Nella monarchia costituzionale, il potere esecutivo è esercitato da un primo ministro e un consiglio di ministri, mentre in una repubblica presidenziale il potere esecutivo è esercitato da un Presidente eletto direttamente dal popolo.
…e repubblica parlamentare
La differenza principale tra una repubblica parlamentare e una repubblica presidenziale è il sistema di governo. In una repubblica parlamentare, il potere esecutivo è detenuto da un consiglio di ministri che è responsabile di fronte al Parlamento; in una repubblica presidenziale il potere esecutivo è detenuto da un Presidente eletto che ha un mandato diretto e non è responsabile di fronte al Parlamento. Inoltre, in una repubblica presidenziale, il Presidente ha il potere di veto sulla legislazione, mentre in una repubblica parlamentare, il consiglio di ministri può essere sfidato e sfiduciato dal Parlamento.
Un po’ di storia
La repubblica parlamentare ha origine in Gran Bretagna, dove il sistema di governo rappresentativo e il potere del Parlamento sono stati sviluppati nel corso del XVII e XVIII secolo. Il modello si è diffuso in Europa e in altre parti del mondo, diventando una forma di governo popolare in molti paesi europei.
La repubblica presidenziale, d’altra parte, è stata sviluppata in Francia durante la Rivoluzione francese e ha influenzato la formazione delle repubbliche in America Latina e negli Stati Uniti. In questo modello, il Presidente ha il potere di governare senza il consenso del Parlamento, il che può portare a una maggiore stabilità politica, ma anche a un potere concentrato nelle mani di una sola persona.
Entrambi i modelli hanno avuto successi e fallimenti nel corso della storia, e molte nazioni hanno sperimentato combinazioni o varianti di entrambi i modelli. Ad oggi, molte nazioni sono repubbliche parlamentari, mentre alcune sono repubbliche presidenziali. Stati Uniti, Brasile, Messico, Russia, India, Indonesia, Filippine, Argentina, Cile, e molti altri. Tuttavia, non tutti i paesi che hanno un Presidente come capo di stato adottano il sistema presidenziale, poiché viene adottato in modi diversi.
Cosa dice la Costituzione Italiana
La Costituzione Italiana del 1948, che stabilisce la forma di governo dell’Italia, non prevede il presidenzialismo perché i costituenti hanno scelto di optare per un sistema parlamentare per evitare la ripetizione degli errori del regime fascista precedente e per garantire un equilibrio di poteri tra il Governo e il Parlamento. In un sistema presidenziale, il Presidente ha un potere esecutivo molto forte, mentre in un sistema parlamentare il potere è diviso tra il Governo e il Parlamento. Questa scelta ha permesso all’Italia di avere un sistema stabile di governance democratica.
di Olga Mirto