sabato, 10 Giugno 2023

MoCA LAB, così abbiamo monitorato lo sviluppo dell’E-Health in Italia

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Osservare l’evoluzione sociodemografica e culturale della popolazione nonché valutare la necessità di bilanciare risorse disponibili, da una parte, e opportunità dall’altra. Sono principalmente questi i processi che stimolano e incoraggiano nuove tecniche e modalità di erogazione dei moderni servizi. Da qui si sviluppa il progetto MoCA LAB (Monitoring, Communication and Analysis LAB) su monitoraggio, elaborazione e comunicazione di dati dei settori della Smart Specialization Strategy: Smart City, Telecomunicazioni, Agrifood e e-Health.

Il progetto MoCA LAB, promosso dalla Fondazione Ottimisti e Razionali” (FOR) in collaborazione con la LUISS Business School, si concentra, in particolare, sulla “sanità in rete”, ovvero l’e-Health, oggi riconosciuta come uno strumento fondamentale per l’assistenza e la produttività del settore sanitario, oltre che per il miglioramento dell’accesso a cure più efficaci e sostenibili. Si parte da un nuovo modo di intendere la sanità, fino ad arrivare a strumenti concreti sempre più utilizzati da operatori, pazienti e cittadini per la reperibilità di informazioni essenziali in ambito sanitario. 

IL PROGETTO

Il progetto MoCA LAB, sviluppato da maggio a dicembre 2018, si è concentrato, in particolare, su monitoraggio delle policy, analisi degli atti di programmazione, processi decisionali (regionali, nazionali ed europei) e data analysis, con un focus particolare sull’individuazione di opinion makers di settore. L’output del progetto si è focalizzato, invece, sull’analisi dei dati sull’attività legislativa nazionale in ambito sanitario. Nello specifico, l’analisi – che, nel periodo in esame, ha tenuto anche conto dell’insediamento dell’allora nuovo Esecutivo Conte – ha messo in evidenza una scarsa produttività legislativa sul piano nazionale, mentre a livello regionale ha individuato un forte interesse verso l’attivazione dell’e-Health, oltre a una sua diffusione e promozione, in tutti i suoi possibili campi di applicazione (chirurgia robotica, telediagnosi, teleassistenza, etc.).
Sul piano nazionale, tra il ristretto numero di provvedimenti, l’analisi ha rilevato in particolare il ddl n. 529 presentato al Senato il 27 giugno 2018 riguardante la promozione e diffusione della telemedicina nell’ambito del Servizio sanitario nazionale che, tra gli obiettivi, pone il miglioramento della qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari, oltre che del lavoro dei professionisti della salute nonché l’aumento dell’efficienza del sistema sanitario.

L’ANALISI SOCIAL

L’analisi ha previsto anche il monitoraggio del sentiment sui social network. In particolare, dal monitoraggio su Twitter, è emerso un forte interesse verso l’utilizzo e la diffusione di tecnologie avanzate a supporto dell’innovazione scientifica e della medicina. La rassegna stampa nazionale e internazionale ha permesso, poi, di inquadrare l’Italia tra i Paesi leader a livello mondiale nella chirurgia robotica, un settore di riferimento grazie anche a good cases come il robot “da Vinci”, il più evoluto sistema robotico per la chirurgia mininvasiva al mondo.

PROSPETTIVE

La questione demografica in Italia resta uno dei nodi principali, con una popolazione anziana (sempre) maggiore rispetto a quella giovane. Nella sfida ad un simile scenario, l’applicazione delle nuove tecnologie rappresenta una valida e non trascurabile opportunità nella definizione del bilanciamento tra l’esigenza di maggiore qualità delle prestazioni e un attento impiego delle risorse disponibili. 

Approfondire l’impatto dei cambiamenti economici, sociali e tecnologici, promuovere la diffusione di nuove politiche e la crescita culturale ed incoraggiare un dibattito pubblico razionale sul tema diventano, così, tre chiavi fondamentali per migliorare l’attuale servizio sanitario nazionale. È in quest’ottica che si può pensare all’impiego di un sistema di servizi integrati in rete, anche in vista dell’arrivo della nuova tecnologia 5G: dal controllo a distanza alla valutazione metodica del rischio clinico, dalle procedure diagnostiche e terapeutiche passando per l’ottimizzazione delle risorse impiegate, un sistema che permetta il miglioramento e l’avanzamento tanto delle prestazioni quanto dei servizi. 

 

di Michele Capasso

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