domenica, 04 Giugno 2023

Blockchain, la via cinese all’hi-tech

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Lo scontro sui dazi tra gli Stati Uniti di Donald Trump e la Cina si combatte con le tariffe su acciaio e alluminio imposte da Washington, con dazi più alti su 128 prodotti made in Usa con gli americani che progettano restrizioni sui prodotti hi-tech delle aziende cinesi. Ma il vero fronte caldo è proprio quest’ultimo.

Il principale terreno di scontro tra le prime due economie del mondo è il settore delle tecnologie più avanzate, quelle incluse dalla dirigenza di Pechino nel piano Made in China 2025 (lanciato tre anni fa), con il quale il paese asiatico intende diventare leader mondiale di dieci settori dove oggi sono concentrate le innovazioni alla frontiera mondiale della tecnologia. Robotica, mezzi di trasporto non inquinanti, biotecnologie, aerospazio, intelligenza artificiale, big data, information tecnology, software.

Sono i campi che determineranno l’ascesa definitiva dell’economia cinese. Il gigante asiatico vuole trasformarsi. Non più fabbrica del mondo ma leader globale della manifattura high tech.

Anche lo sviluppo di applicazioni legate alla tecnologia blockchain (leggi qui come funziona) è un campo in cui i cinesi vogliono affermarsi. Qui non stiamo parlando solo di criptovalute, settore che la Cina ha trasformato in un gigantesco business. Secondo alcuni documenti diffusi su Internet e presentati come ufficiali da importanti testate internazionali come Reuters e Bloomberg, le autorità cinesi vorrebbe ridurre le attività di estrazione di bitcoin e alla fine del 2017 hanno messo il bando sul sistema di raccolta fondi.

Nel frattempo, il tredicesimo piano quinquennale di Informatizzazione Nazionale di Pechino prevede l’inserimento della tecnologia dei blocchi in applicazioni capaci di avere un impatto sulla vita quotidiana dei cittadini. Il governo sembrerebbe essere intenzionato a usare la blockchain per i sistemi di riscossione delle tasse e per l’invio di fatture in formato elettronico. La China State Grid Corporation, monopolista di Stato delle aziende elettriche del paese, sta lavorando un sistema in grado di memorizzare e monitorare le informazioni, ad esempio, sul consumo di energia e condividere i dati in modo decentrato che utilizza la tecnologia blockchain.

Il settore energetico è uno di quelli dove la tecnologia dei blocchi potrebbe avere maggiori applicazioni. L’idea di base di China State Grid Corporation è quella di integrare maggiori informazioni sul consumo e la produzione di energia elettrica in internet per facilitare il tracciamento dei dati sui dispositivi abilitati al web. Nel frattempo, Sinochem, il gigante petrolchimico controllato dallo stato avrebbe completato un processo che utilizza la tecnologia bockchain per l’esportazione di benzina dalla città cinese di Quanzhou a Singapore.

 

di Giampaolo Tarantino

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il paese asiatico vuole diventare leader mondiale di dieci settori dell’innovazione tecnologica. Robotica, biotecnologie, aerospazio, A.I., big data, information tecnology, software

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