Traduzione di Carlo Minopoli
Come uno scienziato e il suo grafico inaccurato hanno generato preoccupazioni ingiustificate sulla tecnologia wireless.
Nel 2000, le scuole pubbliche della Contea di Broward in Florida hanno ricevuto un report allarmante. Come molti distretti scolastici ricchi all’epoca, la Contea di Broward stava prendendo in considerazione l’idea di attrezzare le classi delle proprie scuole e i suoi 250,000 studenti con laptop e reti wireless. Ma c’erano rischi per la salute di cui preoccuparsi?
Il distretto si rivolse a Bill P. Curry, consulente e fisico, per approfondire la questione. La tecnologia, commentò, “poteva rappresentare un serio pericolo per la salute.” Egli raccolse tutte le problematiche più serie che aveva individuato in un grande grafico dal titolo: “Assorbimento delle microonde nel tessuto cerebrale.”
Il grafico mostrava come la dose di radiazione che il cervello assorbiva cresceva al crescere della frequenza rilasciata dal segnale wireless. La pendenza era piuttosto contenuta inizialmente, ma quando la linea raggiungeva le frequenze wireless utilizzate dai computer, essa scattava verso l’alto, indicando un livello molto pericoloso di esposizione.
“Questo grafico mostra il motivo della mia preoccupazione”, disse il Dottor Curry. Il suo report mostrava come le onde radio potessero causare il cancro al cervello, una tipologia di carcinoma terribile che uccide la maggior parte delle sue vittime.
Nel corso degli anni, il monito del Dr. Curry si è diffuso tra gli educatori, i consumatori e i cittadini, il tutto mentre le frequenze dei telefoni cellulari, delle torri di trasmissione, e delle reti locali wireless aumentavano. Ciò significa che l’ansia crescente riguardante i rischi per la salute legati al 5G può essere ricondotta a un singolo scienziato e a un singolo grafico.
Il problema è che il grafico del Dr. Curry partiva da una premessa sbagliata.
Secondo gli esperti che studiano gli effetti biologici causati dalla radiazione elettromagnetica infatti, le onde radio provocano danni minori a frequenze più alte, non più basse (a differenza di energie ad altissima frequenza, come i raggi X, che si comportano diversamente e rappresentano un rischio per la salute.)
Nella sua ricerca, il dott. Curry ha studiato il modo in cui le onde radio interagiscono con i tessuti isolati in laboratorio ma ha interpretato in maniera errata i risultati, estendendoli alle cellule localizzate nella profondità del corpo umano. La sua analisi non ha tenuto conto dell’effetto protettivo svolto dalla pelle umana. A frequenze radio più elevate infatti, la pelle agisce come una barriera, proteggendo gli organi interni – incluso il cervello – dall’esposizione. La pelle umana blocca persino le frequenze della luce solare, che sono ancora più alte.
“Non penetra”, ha detto Christopher M. Collins, professore di radiologia alla New York University che studia l’effetto delle onde elettromagnetiche ad alta frequenza sugli esseri umani. Il grafico del dottor Curry, ha aggiunto, non ha preso in considerazione “l’effetto di schermatura”.
La stessa opinione è stata espressa dal Dottor Marvin C. Ziskin, professore emerito della Scuola di Medicina dell’Università di Temple. Per decenni, il Dottor Ziskin ha studiato se frequenze così alte potessero causare danni alla salute. Ma secondo Ziskin i molti esperimenti eseguiti hanno mostrato come le onde ad alta frequenza siano sicure.
Nonostante la valutazione benigna dell’establishment medico, i risultati dei report fallaci del dottor Curry sono stati diffusi da siti allarmistici, hanno portato alla pubblicazione di articoli che mettono in correlazione i cellulari al cancro al cervello e sono stati utilizzati come prove a supporto di cause legali mirate a rimuovere la tecnologia wireless dalle classi scolastiche. Con il tempo, gli effetti di questi rapporti hanno alimentato siti di notizie russi noti per aver diffuso disinformazione sulla tecnologia 5G. Quello che era partito come un semplice grafico è diventato un caso di studio su come la cattiva scienza possa attecchire e prosperare.
“Continuo a pensare che ci siano effetti dannosi sulla salute,” ha dichiarato il Dottor Curry in un’intervista. “Il governo federale deve indagare il problema con maggior attenzione.”
UN ERRORE AUTOREVOLE
Il dott. Curry non è stato in realtà il primo a sostenere l’idea che i progressi della tecnologia wireless potessero portare rischi imprevisti. Nel 1978, Paul Brodeur, un giornalista investigativo, pubblicò un volume dal titolo “The Zapping of America”, che attingeva a prove suggestive ma spesso ambigue per sostenere che l’uso crescente delle alte frequenze potesse mettere in pericolo la salute umana.
Rispetto a Paul Brodeur la voce del dottor Curry era autorevole. Egli infatti divenne un consulente privato negli anni ’90 dopo che i tagli al bilancio federale portarono alla fine della sua carriera da ricercatore. Ha conseguito lauree in fisica (1959 e 1965) e in ingegneria elettrica (1990). Le sue credenziali e i decenni di esperienza passati nei laboratori federali e industriali, incluso il Lawrence Livermore National Laboratory, sembravano renderlo un candidato molto forte per condurre lo studio Broward.
“Era un uomo brillante”, ha ricordato Gary Brown, esperto dell’unità tecnologica del distretto che ha lavorato con il dottor Curry nella preparazione dei rapporti. Ma il Dott. Curry non aveva competenze in campo biologico. Era in grado di risolvere facilmente enigmi atomici ed elettromagnetici, ma aveva poca o pressoché nessuna formazione nella complessità della ricerca biomedica.
Nel 2000, il dottor Curry, scrivendo su carta intestata dal suo ufficio nella periferia di Chicago, inviò al distretto di Broward due rapporti, il primo nel febbraio 2000 e il secondo nel settembre dello stesso anno. Quest’ultimo studio è giunto all’attenzione del sovrintendente, al consiglio scolastico e al capo della sicurezza e gestione rischi del distretto.
Il grafico delle frequenze nel secondo rapporto era molto più dettagliato. La sua linea ascendente riportava infatti annotazioni che indicavano la precisa localizzazione della dose rilasciata dalla rete wireless e, molto più in basso, quella dei segnali radio, televisivi e dei telefoni cellulari.
Nel complesso, i rapporti del Dr. Curry hanno reso il tema cruciale in relazione alla salute pubblica. Fu lui infatti a mettere in guardia sul fatto che i bambini fossero particolarmente vulnerabili al rischio di cancro legato alla tecnologia wireless. “Il loro cervello si sta sviluppando”, ha osservato nel suo primo rapporto.
Il dott. Curry apparteneva a un gruppo nazionale di critici della tecnologia wireless, e le sue due relazioni per il distretto di Broward iniziarono a circolare presto tra i nemici dell’industria. Uno degli studi raggiunse il dott. David O. Carpenter, il quale per decenni si era scontrato con l’establishment scientifico sui rischi per la salute legati alle onde radio.
Le credenziali del Dr. Carpenter erano davvero impressionanti. Laureato con lode ad Harvard nel 1959 e con lode alla scuola di medicina (sempre di Harvard) nel 1964. Dal 1985 al 1997, è stato decano nella Scuola di Sanità Pubblica presso la State University di New York ad Albany, e nel 2001 è diventato direttore dell’Istituto per la Salute e l’Ambiente (sempre della State University di New York) dove lavora ancora oggi. Il suo curriculum annovera centinaia di report rilasciati su riviste, impieghi, borse di studio, premi, partecipazioni come membro di consigli consultivi, libri e dichiarazioni legali.
Il Dott. Carpenter suscitò polemiche a livello mondiale quando negli anni ’80 affermò che le linee elettriche ad alta tensione potevano causare la leucemia nei bambini ad esse esposti. Veniva citato come un’autorità nel libro di Brodeur del 1989, “Correnti di morte”. Ma i ricercatori federali non sono mai riusciti a trovare evidenze solide a sostegno delle sue tesi.
Alla fine del 2011, il Dottor Carpenter ha inserito il grafico del Dottor Curry in una causa legale che mirava a costringere le scuole pubbliche di Portland, Oregon, ad abbandonare le loro reti wireless. La causa era stata intentata da un genitore preoccupato.
Come testimone esperto, il Dott. Carpenter ha riferito in una dichiarazione legale del 20 dicembre 2011 che il grafico di Curry mostrava come l’assorbimento di energia delle onde radio da parte del cervello “aumenta esponenzialmente” al crescere delle frequenze wireless, identificando questo fattore come prova del grave pericolo corso dagli studenti. Il grafico “illustra il problema legato all’evoluzione dell’industria wireless verso frequenze sempre più alte”, ha dichiarato.
In risposta a tali argomentazioni, l’industria ha ribadito che essa obbedisce alle norme di sicurezza definite dal governo. Il giudice nel caso di Portland ha giudicato che la corte non avesse alcuna giurisdizione su questioni normative federali, e ha respinto la causa.
Nonostante la battuta d’arresto, la dichiarazione del 2011 del Dott. Carpenter, che includeva il grafico del Dott. Curry, continuò ad attirare l’attenzione. Nel 2012, lo introdusse come parte della sua testimonianza in un consiglio di stato del Michigan incaricato di valutare i pericoli associati alla tecnologia wireless, e presto iniziò a circolare online tra i critici della stessa.
Presto Carpenter individuò un nuovo pericolo. Tra il 2010 e il 2012 infatti, le frequenze della nuova generazione di telefoni cellulari, il 4G, superarono quelle tipiche delle reti wireless del tempo. Il Dott. Carpenter aveva ora un obiettivo molto più importante e apparentemente più urgente, soprattutto dal momento che i cellulari erano spesso tenuti saldamente vicini alla testa.
“Ora ci sono molte più evidenze di rischi per la salute, che colpiscono miliardi di persone”, ha dichiarato introducendo un rapporto di 1.400 pagine sui pericoli della tecnologia wireless che ha curato con un assistente. “Lo status quo non è accettabile.”
Il suo Bio-Initiative Report, pubblicato alla fine del 2012, ha ottenuto attenzione mondiale. Ma la scienza tradizionale ha respinto le sue conclusioni. Due ricercatori della Oxford University lo hanno infatti descritto come “scientificamente inattendibile”.
NASCE UN “FATTO”
Indomito, il Dott. Carpenter ha continuato a lavorare duramente per contrastare il consenso scientifico. Nel 2012, è diventato redattore capo della rivista trimestrale Reviews on Environmental Health, attraverso la quale ha dato voce – oltre alla sua – a diversi autori che hanno redatto rapporti allarmistici.
“Il rapido aumento dell’utilizzo dei cellulari aumenta il rischio di cancro, infertilità maschile e anomalie neuro-comportamentali”, ha scritto il Dott. Carpenter nel 2013.
Negli anni successivi, mentre le frequenze dei dispositivi wireless continuavano ad aumentare, il rischio associato di cancro al cervello veniva ripetuto in maniera acritica, spesso senza attribuire nulla al Dott. Curry o al Dott. Carpenter. Al contrario, tale rischio è cominciato ad essere considerato dagli attivisti come un fatto consolidato della scienza moderna.
In riferimento ai segnali delle torri 5G, secondo il sito web Radiation Health Risks “più alta è la frequenza, più è pericolosa”. L’idea è stata ripresa da un sito web simile, 5G Exposed – “Le frequenze più alte sono più pericolose per la salute” – in una pagina intitolata “Discussione scientifica”. Tutto il sito è costellato di avvertenze sul cancro al cervello.
Recentemente, il Dott. Carpenter ha dichiarato alla rete televisiva russa RT America che i nuovi telefoni cellulari rappresentano una terribile minaccia per la salute. “Il lancio del 5G è terrorizzante”, ha detto. “Nessuno potrà sfuggire alle radiazioni.”
Negli ultimi mesi, la rete ha gestito una serie di segmenti critici verso la tecnologia 5G. “Più alta è la frequenza, più è pericolosa per gli organismi viventi”, ha riferito ai telespettatori un giornalista di RT a marzo. La trasmissione indicava i bambini come i soggetti più vulnerabili.
I nuovi telefoni cellulari impiegheranno una gamma di radiofrequenze fino a dieci volte superiori a quelle che il Dott. Curry ha identificato due decenni fa come un rischio per la salute degli studenti. Ma gli scienziati “mainstream” continuano a non trovare alcune evidenze di danni causati dalle onde radio dei cellulari.
“Se esistesse una correlazione tra telefoni cellulari e cancro, ci aspetteremmo di vedere un aumento significativo di questa patologia”, ha scritto nelle pagine del The Guardian David Robert Grimes, ricercatore oncologo all’Università di Oxford. “Eppure non lo osserviamo.”
In una recente intervista, il Dott. Carpenter ha difeso la sua teoria sulle alte frequenze. “Ci sono tutte le prove che la radiazione dei cellulari penetrano nel cervello”, ha detto. Ma ha anche ammesso dopo un po’ di confronto che le frequenze più alte potrebbero effettivamente avere una certa difficoltà a penetrare nel corpo umano: “Questo punto di vista è piuttosto legittimo”.
Ha notato che, nelle città, il servizio 5G richiede l’installazione di molte antenne, perché muri, edifici, pioggia, foglie e altri oggetti possono bloccare i segnali ad alta frequenza. “Ecco perché hanno messo le torri così vicine tra loro”, ha detto. “Le onde non penetrano”. Se però anche la pelle umana blocca i segnali del 5G, ha riconosciuto il Dott. Carpenter, “forse non c’è poi tutto questo grande problema”.
Il Dott. Curry, ora 82enne, è stato meno aperto. In un’intervista, ha affermato di non seguire più l’industria del wireless e ha negato la possibilità di aver commesso un errore scientifico.
“Possono dire quello che vogliono”, ha detto il Dott. Curry riferendosi ai suoi detrattori. “Lascio ai giovani di questo business la responsabilità di capirlo.”
Articolo originale: https://www.nytimes.com/2019/07/16/science/5g-cellphones-wireless-cancer.html?emc=rss&partner=rss