giovedì, 23 Marzo 2023

Cessione del credito: vantaggi, rischi e alternative

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La cessione di un credito è un’operazione giuridica molto comune nel mondo degli affari, che consiste nel trasferimento di un diritto di credito da un creditore ad un terzo soggetto, detto cessionario. Questa operazione permette al creditore di ottenere liquidità immediata, cedendo il suo diritto di credito a fronte del pagamento di una somma di denaro. In questo articolo, vedremo più da vicino cos’è la cessione di un credito e come funziona.

Come funziona la cessione di un credito?

Il trasferimento di un credito avviene in due fasi: la prima è la stipulazione per mezzo di un atto formale, che può essere un contratto di cessione del credito o una scrittura privata. L’atto deve contenere tutte le informazioni necessarie per identificare il credito, i soggetti coinvolti e le condizioni di trasferimento. Inoltre, deve essere notificato al debitore, in modo che questi sia a conoscenza della cessione del credito. La seconda fase è il pagamento della somma di denaro al creditore cedente. In genere, il pagamento avviene contestualmente alla stipula dell’atto di cessione, ma può essere effettuato anche successivamente, a seconda delle condizioni pattuite tra le parti.

Una volta effettuata la cessione del credito, il cessionario diventa il nuovo creditore, con tutti i diritti e gli obblighi ad esso connessi. Il debitore deve effettuare i pagamenti al nuovo creditore, in conformità alle condizioni previste dall’atto di cessione.

Quali sono i vantaggi della cessione di un credito?

La cessione di un credito offre diversi vantaggi, sia per il creditore cedente che per il cessionario. Può essere un’opzione utile per i creditori che hanno bisogno di liquidità immediata o che vogliono ridurre il rischio di insolvenza. Si tratta del rischio che il debitore non sia in grado di pagare il credito: cedendolo, il creditore può trasferire il rischio al cessionario. Inoltre, il cessionario può acquisire un credito a condizioni vantaggiose, in quanto la cessione può avvenire a un prezzo inferiore rispetto al valore nominale del credito.

Cosa succede se il debitore non paga il proprio debito?

Se il debitore non paga il credito ceduto, il cessionario può intraprendere azioni legali per recuperare il credito, avendo gli stessi diritti e le stesse azioni legali del creditore originario, in quanto ha acquisito il diritto. In genere, il contratto di cessione del credito prevede le condizioni e le modalità di pagamento del debito, nonché le conseguenze in caso di inadempimento da parte del debitore. Il cessionario può quindi richiedere il pagamento del debito, ad esempio mediante l’invio di solleciti di pagamento, oppure intraprendere azioni legali, come un’azione di recupero crediti o un’azione esecutiva. Tuttavia, è importante ricordare che l’esito delle azioni legali dipende dalle circostanze del caso specifico e dalla legge applicabile, e che possono essere necessari tempi e costi significativi per recuperare il credito.

Ci sono forme alternative alla cessione?

Esistono diverse forme alternative alla cessione del credito che possono essere utilizzate a seconda delle esigenze del creditore e del debitore. 

Le forme più comuni sono per esempio il factoring, un servizio finanziario che prevede la cessione di crediti commerciali (fatture) a una società di factoring, che si occupa della gestione del credito e del recupero del debito. Un’ altra alternativa può essere il pegno, che prevede la cessione di un bene da parte del debitore come garanzia del credito. In questo caso, il creditore mantiene il diritto di credito, e se è presente una situazione di inadempimento del debito, quest’ultimo può vendere il bene in garanzia per recuperare il credito.

In generale, la scelta della forma alternativa dipende dalle esigenze del creditore e del debitore, nonché dalle condizioni specifiche del credito. Tuttavia, è importante valutare attentamente le implicazioni legali, fiscali e finanziarie di ogni opzione, al fine di scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Articolo a cura di Igor Malto

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