Dei Blackout invernali potrebbero essere imposti alle famiglie inglesi durante i giorni molto freddi, tra le 16 e le 19, se il Paese non riuscirà ad importare abbastanza gas dall’Europa. Questo è l’avvertimento dell’amministratore delegato della National Grid, John Pettigrew.
Pettigrew ha detto che i blackout potrebbero verificarsi a gennaio e febbraio e sarebbero l’effetto dell’insufficienza della fornitura di gas dall’Europa dovuta alla guerra in Ucraina. Circa la metà dell’energia nella rete proviene dal gas.
Tuttavia, la rete potrebbe mettere in standby le centrali elettriche a carbone e premiare i clienti se spostano il loro consumo di energia nelle ore non di punta, al fine di ridurre la domanda durante i periodi critici. Pettigrew ha detto che il “caso base” prevede ancora di riuscire a soddisfare la domanda del Regno Unito.
Alla domanda di Sky News se la Gran Bretagna potrebbe affrontare blackout o razionamenti, il ministro del clima e dell’energia Graham Stuart ha riposto all’inizio di questo mese: “Non ci aspettiamo che ciò accada. Non sono queste le nostre aspettative. Ma nelle ultime settimane è successo di tutto e siamo pronti ad ogni eventualità. Le persone devono fidarsi del fatto che abbiamo un’offerta molto forte e diversificata, che abbiamo preso tutte le misure per soddisfare i nostri bisogni per questo inverno“.
Quindi cosa accadrebbe se ci fossero dei blackout e cosa accadde l’ultima volta che il Regno Unito ha pianificato interruzioni di corrente?
Perché potrebbero verificarsi i blackout invernali?
I blackout invernali potrebbero verificarsi se la carenza di gas e il freddo lasceranno il Regno Unito senza abbastanza energia. Gli ingegneri che lavorano alla rete energetica devono assicurarsi che sia sempre “bilanciata”. Ciò significa che la quantità di elettricità immessa in rete da centrali elettriche, parchi eolici e da altre fonti dovrebbe corrispondere alla quantità prelevata da famiglie e imprese in un dato momento.
I responsabili della rete prevedono il momento in cui la domanda potrebbe essere più alta, per calibrare i generatori di energia in modo da soddisfarla. In caso di squilibrio fra domanda e offerta ci possono essere gravi guasti alla rete. Questo potrebbe comportare dei danni materiali che richiederebbero giorni per essere riparati. Se gli ingegneri, invece, prevedono che l’offerta non sarà sufficiente per soddisfare la domanda, a volte possono ridurre la domanda mediante interruzioni pianificate, evitando gravi danni.
Anche se le centrali a carbone generano più elettricità, è possibile che il Regno Unito non disponga di energia sufficiente per soddisfare i picchi di domanda. Nel caso, il governo dovrà adottare misure di emergenza per conservare energia.
Come funzionerebbero i blackout invernali?
L’operatore di rete annullerebbe gli accordi commerciali per dirigere i flussi di gas prima di interrompere le forniture alle centrali elettriche a gas. Di conseguenza, le aziende e le famiglie subirebbero blackout.
Come possiamo evitare i blackout?
Se i blackout sono causati dalla mancanza di offerta, l’unico modo è ridurre la domanda in momenti precisi.
La maggior parte della domanda si verifica durante le ore di punta, tra le 16:00 e le 19:00, quando le persone tornano a casa dal lavoro, accendono il bollitore, i forni e si siedono a guardare la TV. La quantità complessiva di elettricità utilizzata dalle persone può anche non ridursi, se modificano le loro abitudini in altri momenti della giornata.
Ad esempio, le auto elettriche potrebbero essere scollegate durante l’ora di punta, l’accensione della lavastoviglie potrebbe aspettare fino alle 21:00 e le persone potrebbero fare la lavatrice a inizio giornata o nel fine settimana. La rete e i fornitori di energia lanceranno un nuovo sistema a novembre per premiare le persone se cambiano l’ora in cui usano di più l’energia.
Il “servizio di flessibilità della domanda” verrà lanciato il 1° novembre, mentre il giorno prima i contatori intelligenti suggeriranno alle persone di usare l’energia in orari diversi da quelli di punta. La National Grid spera che, se collabora un numero sufficiente di aziende e famiglie, questo possa liberare energia sufficiente per alimentare circa 600.000 case.
Quando c’è stato l’ultimo blackout invernale?
Non ci sono stati blackout pianificati dall’inizio degli anni ’70, quando l’allora primo ministro britannico Ted Heath introdusse la settimana lavorativa di tre giorni per risparmiare energia.
Nel 1972, i minatori scioperarono a causa della paga, portando il Central Electricity Generating Board a staccare l’elettricità fino a nove ore al giorno sia alle case che alle imprese. I minatori, insieme ad altri lavoratori del settore pubblico, protestavano contro il tetto massimo agli aumenti salariali mentre il governo cercava di frenare gli alti tassi di inflazione.
Poi, nel 1973, le attività lavorative potevano svolgersi solo per tre giorni consecutivi – esclusi i servizi essenziali come i supermercati – e le trasmissioni televisive erano limitate.
Articolo a cura di Seren Morris, Evening Standard
Traduzione a cura di Francesca Santoro