domenica, 04 Giugno 2023

INTELLIGENZA ARTIFICIALE: 5 QUESTIONI

Da non perdere

Kevin Kelly dice che i più frequenti argomenti contro l’Intelligenza Artificiale sono dei miti privi di fondamento. Oggi e nelle prossime settimane scopriremo insieme perché.


 

Si dice che nel futuro le Intelligenze Artificiali (A.I.) computerizzate diventeranno molto più intelligenti di noi, che ruberanno tutti i nostri posti di lavoro, le nostre risorse e che gli esseri umani si estingueranno. È vero?

Questa è la domanda più comune che viene posta ogni volta che si parla di AI. I postulanti sono seri e la loro preoccupazione deriva in parte dalle perplessità di una serie di esperti, alcune delle persone più intelligenti che abbiamo oggi al mondo: Stephen Hawking, Elon Musk, Max Tegmark, Sam Harris e Bill Gates, che reputano reale questo scenario prospettato. Recentemente, in una conferenza convocata per discutere sui problemi delle A.I., un gruppo formato da nove dei guru più informati sull’argomento ha convenuto che questo tipo di intelligenza sovrumana era non solo inevitabile ma anche nient’affatto lontana.

Eppure, sepolte in questo scenario da takeover ci sono cinque ipotesi che potrebbero essere vere nel futuro ma, se esaminate da vicino, fino ad oggi non sembrano rette da nessuna prova.

Le ipotesi sono:

  • l’A.I. sta già diventando più intelligente di noi e ad un tasso esponenziale;
  • renderemo le A.I. intelligenze versatili, come quella umana;
  • potremo ricreare l’intelligenza umana nel silicio;
  • l’intelligenza può essere ampliata senza limiti;
  • una volta che avremo creato un’intelligenza sovrumana, potremo risolvere la maggior parte dei nostri problemi.

Contrariamente a quest’ultima frase, penso ci siano più prove a sostenere le seguenti affermazioni:

  • l’intelligenza non è una dimensione unica, quindi il concetto di “più intelligente degli esseri umani” è privo di significato;
  • gli esseri umani non hanno menti versatili e anche le A.I. ne sono prive;
  • trasferire il pensiero umano in altri media dipenderà dal suo costo;
  • le dimensioni dell’intelligenza non sono infinite;
  • le intelligenze sono uno dei fattori di progresso.

Le prime ipotesi non sembrano basarsi su prove certe e sono molto più simili a credenze religiose o a miti.
Nei prossimi giorni, prove alla mano, vi spiegheremo perché.

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