Le buone notizie arrivano quasi ogni giorno, eppure non sempre siamo in grado di considerarle e apprezzarle. Nicholas Kristof sul New York Times ha scritto un lungo articolo nei giorni scorsi dal provocatorio titolo “Perchè il 2017 è stato l’anno migliore nella storia dell’umanità”. Immagino i lettori pensare alle calamità naturali, alle guerre in atto o minacciate, alle atrocità di cui si sentiamo spesso parlare per non prendere seriamente in considerazione questa affermazione. Eppure Kristof prova a smantellare il nostro scetticismo o la nostra incredulità, dati alla mano. Quali?
Quelli che periodicamente vengono diffusi dal docente dell’Oxford University Max Roser sul sito web Our World Data. Viene ad esempio riportato che ogni giorno escono dalla condizione di povertà estrema 217mila persone, 325mila accedono all’elettricità e 300mila all’acqua potabile. Senza considerare le malattie debellate e tutti i traguardi della scienza. Naturalmente non è stato fatto tutto nel 2017 ma ogni anno sono stati fatti passi importanti nel lungo cammino del progresso. L’intento dell’articolo e del lavoro di Roser è provare ad abbandonare la predisposizione al pessimismo e quella tendenza a concentrarci solo sulle notizie negative, per dare risalto a quelle positive. Notizie che riguardano gli ambiti più disparati e che ci raggiungono ogni giorno.
Pensiamo ad esempio al nostro Paese. Proprio stamattina l’Istat ha reso noto che a novembre dello scorso anno la stima degli occupati è salita dello 0,3% rispetto a ottobre, ovvero di 65 mila unità e che il tasso di occupazione è arrivato al 58,4%. Si legge inoltre che su base annua si conferma l’aumento degli occupati, i dati parlano di +1,5% e quindi di 345 mila unità in più. Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni a novembre è sceso al 32,7%. Come riporta tra gli altri Ansa, si tratta del valore più basso da gennaio 2012, invece la stima della disoccupazione totale è all’11%, il valore più basso dopo settembre 2012. Leggiamo ancora che secondo l’Istat in generale il numero degli occupati è il più alto dall’inizio delle serie storiche, ovvero dal 1977.
Se il futuro non appare un luogo migliore del presente dove costruire la propria vita, ogni risultato certificato da numeri rischia di diventare irrilevante