La Repubblica (17 Marzo 2020)
Il protocollo tra aziende e sindacati dà ampi poteri di controllo della salute e raccolta di informazioni al datore di lavoro. Ma, ricordano gli addetti ai lavori, anche alla luce della recente pronuncia del Garante, la privacy va comunque garantita sempre quando è possibile, e i dati raccolti non vanno diffusi in maniera incontrollata, ma semmai trattati e utilizzati a scopi scientifici.